Quali terapie chirurgiche per le varici?

Le terapie chirurgiche delle varici

Devono sempre essere precedute da un’accurata visita con studio ecocolordoppler.

Viene sempre eseguita anche una precisa mappatura ecocolordoppler il giorno stesso dell’intervento, appena prima di darvi inizio.

Generalmente sono praticate in day hospital, vale a dire che il ricovero avviene alla mattina e la dimissione al pomeriggio.

L’intervento viene praticato con anestesia locale (non generale, spinale o epidurale), eventualmente accompagnata da una blanda sedazione. Sarà possibile così riprendere a camminare pochi minuti dopo l’intervento.

VALVULOPLASTICA ESTERNA (mini-invasiva e conservativa)

La valvuloplasticaTecnica chirurgica di riparazione di valvola venosa (o cardiaca). è una tecnica innovativa che permette di cercare di conservare la safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). anche se malata.

Sempre previa mappatura ecocolordoppler ed anestesia locale, viene posizionata una piccola protesi morbida (stent esterno) che circonda una o più valvole precedentemente identificate.

Si ottiene così una riduzione di calibro della vena in quel segmento, permettendo una riduzione o abolizione del reflusso.

STRIPPING DELLA SAFENA

Lo strippingTecnica di intervento per la rimozione dei tratti di vena patologici. venoso della safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). consiste, praticamente, nell’asportazione della vena safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale)..

La safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). malata, precedentemente mappata, viene incannulata con una sonda morbida (o stripper).
La vena viene quindi asportata tirando la sonda alla cui estremità è stata legata un’estremità della safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale).. Così facendo, infatti, la safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). viene sfilata per invaginazione, cioè facendola scorrere dentro se stessa.

Lo strippingTecnica di intervento per la rimozione dei tratti di vena patologici. safenico è poco traumatizzante per i tessuti circostanti, in particolare piccoli nervi e linfatici, e quindi poco doloroso per il paziente durante e dopo l’intervento.

FOTOCOAGULAZIONE LASER ENDOVASALE (mini-invasiva)

L’intervento di fotocoagulazione laser della safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). viene praticata mappando e anestetizzando la safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). per poi incannularla con la fibra ottica. Quest’ultima viene poi ritirata lentamente, azionando in tal modo la fonte di energia.

Si ottiene così il riscaldamento della vena che porterà alla sua obliterazione (chiusura).

TERMOCOAGULAZIONE ENDOVASALE CON MICROONDE (mini-invasiva)

Analogamente alla precedente terapia chirurgica, anche la termocoagulazione endovasale con microonde ha come obiettivo quello di obliterare (chiudere) la safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale).. La vena viene riscaldata con micro-onde tramite una sonda posizionata al suo interno per mezzo di un piccolo catetere, che viene poi retratto.