Stripping venoso, tecniche endovascolari ed emodinamiche-conservative a confronto.
Lo stripping
Lo strippingTecnica di intervento per la rimozione dei tratti di vena patologici. della safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). con varici venose degli arti inferiori è stato considerato da secoli l’intervento di scelta, o “gold standard”.
Le prime descrizioni risalgono al secondo secolo dopo Cristo (Galeno) per essere poi meglio descritte e standardizzate all’inizio del secolo scorso e successivamente nei primi anni ‘60.
L’intervento, per quanto concerne la grande safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale)., prevede l’isolamento della giunzione safeno-femorale, all’inguine, con sezione e legatura del moncone prossimale.
Si incannula e poi asporta la safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). distalmente, “sfilandola” per un tratto più o meno lungo. Vengono quindi asportate le varici attraverso piccole incisioni cutanee.
Tecnicamente è un intervento ben standardizzato, solitamente discretamente semplice (pur rimanendo un intervento chirurgico a tutti gli effetti).
Viene generalmente eseguito in anestesia locale o loco-regionale consentendo una degenza molto breve (poche ore), ed un rapido recupero delle normali attività, gravato da poche complicanze post-operatorie e per lo più transitorie.
Negli ultimi decenni si sono tuttavia sviluppate tecniche e tattiche diverse per la terapia delle varici degli arti inferiori.
Le tecniche endovascolari
Le tecniche endovascolari ottengono un risultato simile allo strippingTecnica di intervento per la rimozione dei tratti di vena patologici. obliterando la safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). in questione con la temperatura (LASER e microfrequenza) o mediante agenti chimici (scleroterapiaIniezioni di agente sclerosante (in forma di liquido o schiuma) per la terapia di varici e capillari. L'iniezione può essere guidata nel vaso desiderato con l'utilizzo di apparato ecocolordoppler (scleroterapia ecoguidata o ecosclerosi o ecoscleroterpia).).
Con la laserterapia le sonde vengono introdotte nel lume del vaso mediante un sottile catetere e ritirate lentamente mentre cedono l’energia che produce l’effetto lesivo sulle pareti delle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. da trattare.
La scleroterapiaIniezioni di agente sclerosante (in forma di liquido o schiuma) per la terapia di varici e capillari. L'iniezione può essere guidata nel vaso desiderato con l'utilizzo di apparato ecocolordoppler (scleroterapia ecoguidata o ecosclerosi o ecoscleroterpia). viene praticata introducendo un agente sclerosanteFarmaco in forma di liquido o schiuma che viene iniettato in una vena patologica per provocarne l'obliterazione (chiusura)., in forma liquida o di mousse (schiuma di tensioattivo + aria o gas), che agisce distruggendo il rivestimento interno delle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. con cui viene a contatto.
Mentre da un lato sono mini-invasive in quanto richiedono solo uno o pochi fori per l’introduzione delle sonde, dall’altro lato producono una più o meno estesa e permanente obliterazione (chiusura) della vena trattata che viene esclusa dal circolo.
Possono essere completate da varicectomieTecnica chirurgica per l'asportazione delle varici. per mini-incisioni. Anche queste tecniche sono veloci, poco dolorose e praticate in ricoveri brevi con rapido recupero dell’attività lavorativa.
Le tattiche emodinamiche e conservative
Le tattiche emodinamiche e conservative mirano ad asportare il minimo numero di tratti venosi possibili cercando di deviare i flussi patologici in un percorso “alternativo” il più fisiologico possibile.
In pratica per “emodinamicaStudio dei flussi fisiologici e patologici che mira ad identificare con la massima precisione possibile le sedi e le modalità di intervento.” si intende lo studio dei flussi, cercare di capire il circuito venoso in oggetto e realizzare un progetto di un circuito che interrompa i circoli viziosi e ridiriga il flusso verso il cuore per la via più breve e fisiologica possibile.
Per “conservativo” (termine un tantino incoerente in chirurgia) si intende il tentativo di risparmiare tutto il “capitale” biologico venoso possibile.
Richiede quindi un accurato studio ecocolordoppler della situazione in essere e la produzione di un “progetto” per la correzione dei flussi.
Tecniche emodinamiche innovative
Una delle tecniche operatorie più recenti è la valvuloplasticaTecnica chirurgica di riparazione di valvola venosa (o cardiaca). esterna della grande safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). prossimale.
Consiste nel posizionare una protesi che circonda la safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). in corrispondenza di una valvola precedentemente identificata e mappata all’ecocolordoppler.
La protesi viene calibrata per ottenere una riduzione del diametro del segmento di vena trattato così da migliorare la funzionalità della valvola trattata.
Vantaggi delle tecniche conservative:
- è un intervento meno cruento (non necessita di strippingTecnica di intervento per la rimozione dei tratti di vena patologici. safenico, meno lividi, meno dolore…);
- non determina la distruzione dell’asse safenico (se non nel caso di flebiteTermine generico indicante infiammatione di segmenti venosi (superficiali o profondi). postoperatoria);
- mantiene la vena disponibile per eventuali future necessità di rivascolarizzazione (by-pass);
- necessita l’interruzione di un numero molto minore di collaterali safeniche sane;
- nel caso di ricomparsa di varici la successiva terapia è spesso meno complicata che nel caso di pregresso strippingTecnica di intervento per la rimozione dei tratti di vena patologici..
Svantaggi delle tecniche conservative:
- non è sempre praticabile (necessita di lembi valvolari sani, con riscontro sia all’ecodoppler sia in sala operatoria);
- può non durare negli anni o andare incontro a recidive per l’apertura di altre vie di fuga;
- raramente si può verificare flebiteTermine generico indicante infiammatione di segmenti venosi (superficiali o profondi). che chiude la safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). (come per una sclerosante) con sacrificio della vena;
- necessita di molta cautela nel caso di scleroterapiaIniezioni di agente sclerosante (in forma di liquido o schiuma) per la terapia di varici e capillari. L'iniezione può essere guidata nel vaso desiderato con l'utilizzo di apparato ecocolordoppler (scleroterapia ecoguidata o ecosclerosi o ecoscleroterpia). nel postoperatorio per non danneggiare le valvole;
- può richiedere quindi in seguito intervento demolitivi dell’asse safenico (strippingTecnica di intervento per la rimozione dei tratti di vena patologici., laser, scleroterapiaIniezioni di agente sclerosante (in forma di liquido o schiuma) per la terapia di varici e capillari. L'iniezione può essere guidata nel vaso desiderato con l'utilizzo di apparato ecocolordoppler (scleroterapia ecoguidata o ecosclerosi o ecoscleroterpia).).
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Si rammenta, infatti, che la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.
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