Come funzionano le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari.?
Le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. sono condotti (tubi) a parete morbida che portano il sangue dalla periferia (es. da mani o piedi) al cuore.
Hanno tre funzioni principali:
– drenare i tessuti;
– riempire il cuore destro;
– collaborare alla termoregolazione dell’organismo.
A differenza delle arterievasi che convogliano sangue dal cuore verso la periferia (organi e tessuti del corpo., le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. non godono, se non minimamente, della forza propellente del cuore e spesso devono veicolare il sangue andando contro la forza di gravità, in salita.
Negli arti inferiori, ad esempio, il sangue circola nelle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. dal basso verso l’alto. Per questo motivo sono presenti al loro interno delle formazioni valvolari che in condizioni normali permettono al sangue di salire ma non di scendere, consentendo quindi esclusivamente un flusso unidirezionale. Un po’ come un sistema a cremagliera.
Dopo aver portato il sangue al cuore, le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. lo veicolano ai polmoni per essere ossigenato e per eliminare l’anidride carbonica.
Le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. hanno, inoltre, la funzione di drenaggio dei tessuti e collaborano alla termoregolazione (ossia aiutano a mantenere la temperatura a valore costante, indipendentemente dalla temperatura esterna).
Il sistema venoso degli arti, inoltre, è composto da un sistema venoso profondo e da un sistema venoso superficiale, che comunicano tra loro tramite veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. dette “perforanti”.
Che cosa muove il sangue nelle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari.?
Il sangue nelle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. è spinto da:
– la pressione residua rimasta dal letto capillare
– le pompe muscolari
– l’aspirazione dalla cassa toracica durante la respirazione
I muscoli degli arti superiori e inferiori contraendosi schiacciano le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. e spostando il sangue in esse contenuto (vedi illustrazione).
Una serie di piccole valvole, presenti all’interno delle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. stesse, consente il flusso unidirezionale verso il cuore. Queste stesse valvole unidirezionali evitano l’instaurarsi di un flusso retrogrado o reflusso (contromano), dovuto alla forza di gravità o ad aumenti della pressione prossimale.
Se prendiamo ad esempio le gambe, quando camminiamo le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. presenti nei muscoli sono compresse e il sangue contenuto all’interno è spinto nell’unica direzione possibile, cioè verso l’alto. Ciò è dovuto alle valvole venoseSottili lembi intravenosi, come nidi di rondine, che fluttuando nel lume consentono il flusso solo in una direzione (solitamente verso il cuore)., che impediscono il flusso in direzione “non consentita”.
Si crea, quindi, l’effetto a “cremagliera” accennato in precedenza: durante la contrazione muscolare il sangue è spinto in salita, durante il rilassamento muscolare il sangue è bloccato dalle “valvole”, per cui non scende verso il basso (o comunque non si muove “controcorrente”).
Come si formano le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. varicose?
Le varici sono veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. dilatate, tortuose, soggette a reflusso e ristagno di sangue venoso.
Le varici sono causate dall’indebolimento e dalla dilatazione dell’anello valvolare o di una sua struttura di supporto.
Solitamente ciò è attribuibile a una debolezza su base costituzionale (ossia è ereditario) della parete di tutte le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari..
Quando la valvola interessata si dilata eccessivamente, essa permette un flusso “contromano” detto reflusso, che graverà sulla prossima valvola sana sottostante.
I tratti di vena tra una valvola e l’altra sono ancor meno resistenti degli apparati valvolari. Essi tenderanno, pertanto, a dilatarsi e a formare delle irregolarità dovute al ristagno di sangue venoso, che nelle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. più superficiali sono riconoscibili come varici, ossia veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. varicose (vedi illustrazione).
Dilatandosi le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari., anche i lembi delle valvole si allontanano, facendo sì che le valvole diventino incontinenti e consentano al sangue di scorrere in senso contrario al normale (reflusso) fino a quando non incontra una valvola funzionante (ossia, continente).
Avendo, però, anch’essa le pareti deboli, la pressione causata dal reflusso tenderà a farla dilatare, fino a che non diventerà anch’essa incontinente, consentendo il flusso in entrambe le direzioni. Questo provoca l’estensione delle varici, in un “effetto a catena”.
Che cosa determina la comparsa di veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. varicose?
Come già detto, le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. varicose sono una patologia con componente congenita, vale a dire che normalmente si ereditano una serie di caratteri che determinano la debolezza delle pareti venose e/o la scarsità di valvole, portando quindi al formarsi delle varici.
Vi sono, però, tra le cause anche dei fattori acquisiti, non congeniti, come ad esempio l’aumento della pressione intraddominale, solitamente transitoria in gravidanza e prolungata in caso di obesità.
Ma anche la postura, l’immobilità e il ridotto esercizio fisico possono influire su questa patologia, poiché in tal caso il sangue non riceve sufficiente “spinta” verso l’alto. Abbiamo già visto, infatti, come il flusso sanguigno è mosso in buona parte dall’attività muscolare e dalla respirazione.
Esiste inoltre la possibilità di infiammazione e di formazione di coaguli all’interno delle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. (flebiti e trombosiOcclusione di vaso da parte di materiale più o meno solido (coagulo, placca, …). venose) che possono causare l’ostruzione delle veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari., oltre alla distruzione degli apparati valvolari. Questi eventi sono più frequentemente associati a immobilità, traumi, ma anche alla presenza delle stesse varici e, talvolta, possono comparire in concomitanza con patologie della coagulazione sanguigna.
E’ sempre necessario intervenire sulla vena safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). in caso di varici estese?
Quando le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. varicose presenti sugli arti inferiori sono molto estese, si tende a ritenere che sia sempre necessario intervenire sull’asse della grande safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale).. In realtà non è così, poiché in determinate circostanze è possibile preservare la vena grande safenaAsse venoso del sistema superficiale (in realtà è una vena "interdia", né profonda né superficiale). e intervenire diversamente.
In molti casi, infatti, l’apparenza delle varici superficiali non rispecchia l’intero quadro sottostante (sistema venoso profondo). Un’accurata visita medica con esame ecocolordoppler, essenziale per comprendere la vera natura della eventuale patologia, può aiutare a determinare l’entità del quadro sottostante e verificare se e quali terapie si possono praticare.
L’ecocolordopper è un esame non invasivo e indolore che serve a visualizzare le veneVasi sanguigni che convogliano sangue verso il cuore, con flusso unidirezionale mantenuto da appareti valvolari. superficiali e profonde. Oltre a visualizzarle, tramite il dopplerApparato ad ultrasuoni che misura velocità del sangue generando suoni e grafico. e il color si possono valutare la presenza e le caratteristiche delle valvole distali, la direzione e le caratteristiche del flusso sanguigno, la presenza di reflussi e altre caratteristiche fisiologiche e patologiche.
In base ai riscontri dell’esame, si stabilirà se la malattia varicosa debba essere per forza risolta praticando una safenectomia (stripping dell’asse di safena) o se, invece, possa essere curata con tecniche chirurgiche emodinamiche conservative o la valvuloplastica esterna, entrambe a bassa invasività, o con terapie endovascolari delle varici.
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Si rammenta, infatti, che la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.
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